Nacimiento en la calabaza

Tutto iniziò alcuni anni fa da una idea di mia moglie Maria Elena: “Vorrei fare una mostra di presepi del Perù al Museo della Beata Vergine di San Luca” per ricordare il mio paese, mi disse.
Nel nostro ultimo viaggio fatto a Lima iniziammo a raccogliere diverse tipologie di Natività in terracotta che portammo a Bologna.
Purtroppo un male incurabile aggredì il suo giovane corpo e io rimasi solo, ma col fermo proposito di completare il programma fatto insieme.
L’impegno per preparare la mostra nel dicembre 2012 fu intenso e molto sentito.
Non mancarono i risultati e le soddisfazioni, numerosissime persone visitarono l’esposizione che per la sua originalità riscosse molta attenzione.
Dentro di me, sapevo con chi condividere il merito di questo successo.
Dopo questa prima rappresentazione di presepi del Perù, mi sono sentito di chiederle nuovamente appoggio e collaborazione, mi ha suggerito di allestire per il 2013 una mostra di presepi di tipologia diversa, ma fortemente legati alla tradizione peruviana: le originali Calabaze (le zucche) vere opere d’arte create dalle abili mani degli artigiani peruviani, zucche abilmente disegnate e che all’esterno custodiscono e accolgono, come in uno scrigno, la rappresentazione della natività in un insieme di colori che solo questo popolo sa esprimere.
Nel marzo di quest’anno mi sono recato nuovamente a Lima in visita ai parenti acquisiti e per fare una donazione di materiale didattico ad una piccola scuola dove vengono seguiti bambini con problemi economici e familiari, ma anche col proposito di ricercare il materiale per la prossima esposizione da fare al Museo di Bologna.
La ricerca non è stata facile, lontano dal periodo natalizio gli artigiani non esponevano il genere che andavo cercando, ma con pazienza e l’aiuto di qualche amico del posto sono riuscito ed impossessarmi di una discreta quantità e varietà di pezzi.
Ho avuto la fortuna di conoscere un vero maestro di questa arte chiamata “Mate burilado”, Sixto Seguil Dorregaray, alcune suoi lavori sono esposti al Museo de la Nacion di Lima, perché questa arte millenaria fa parte del patrimonio culturale del Perù.
In Sixto ho trovato una persona molto disponibile, generosa nelle spiegazioni sulla lavorazione delle zucche, ma meno nel soddisfare le mie richieste di acquisto di alcune sue opere; dopo averlo intenerito spiegandogli che le avrei esposte in un museo in Italia, sono riuscito ad acquistarne alcune.
Molto soddisfatto sono rientrato in Italia con due valigie e una cassa piena di questi prodotti.
Questa interessante esposizione, unica nel suo genere, ora la si può vedere esposta al Museo della Beata Vergine di San Luca nel complesso Porta Saragozza a Bologna.

La mostra sarà visibile fino al 15 gennaio 2014

Orari di apertura del Museo: martedì, mercoledì, venerdì, sabato8/13 – giovedì 9/18 – domenica 10/18 – chiuso lunedì.

Per l’occasione è stato preparato un DVD che racconta la mostra con immagini e musica. Il ricavato sarà interamente devoluto ad una istituzione del Perù per l’aiuto di bambini bisognosi.

Piero Ingenni


Articolo di Bologna 7